lunedì 22 agosto 2011

Il commissario Bordelli

In questo post vorrei presentare ai miei cinque lettori un libro giallo sui generis privo dei ritmi iperbolici del poliziesco contemporaneo ma elegante e molto ben scritto. 


Di: Marco Vichi
Editore: Ugo Guanda Editore
Data di uscita: Gennaio 2002
N° Pagine: 204
Prezzo: € 13,50


Il commissario Bordelli è il secondo libro giallo dello scrittore fiorentino Marco Vichi che ha per protagonista l’omonimo poliziotto uscito originariamente nel gennaio 2002 per Ugo Guanda Editore.

Protagonista della vicenda, ambientata nel 1963 in una Firenze assediata dal caldo e desertificata dalle vacanze estive, è il commissario Bordelli, un funzionario di polizia cinquantenne, scapolo, ex partigiano e amico di ladri e prostitute che, per dirla con le parole di Lucarelli, ha una sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana.

Questa brevemente la trama del libro: Rebecca Pedretti Strassen, un’anziana signora che vive in una villa d’epoca, viene assassinata.

È la dama di compagnia ad avvertire del fatto il commisario Bordelli che, coadiuvato dal suo nuovo assistente, il sardo Piras, fa sfilare i sospettati dell’omicidio: Giulio e Anselmo i nipoti della signora, l’anziana governante e lo stravagante fratello della vittima, Dante.

Alla fine come in ogni giallo che si rispetti la giustizia trionfa e i colpevoli vengono assicurati alla legge.

Il romanzo è molto ben scritto e scorrevole ma per un insieme di fattori, non ultimo dei quali la scarsa credibilità del finale, non riesce a entusiasmare.

Anche l’ambientazione rimane troppo anonima; la Firenze di Vichi infatti potrebbe essere altre mille città per come è descritta.

Parlando invece delle cose che colpiscono di questo libro non si può non menzionare l’umanissimo protagonista, stanco, con le borse sotto gli occhi, il fiato corto, malinconico e il suo assistente, un giovane poliziotto sardo.

I ricordi della guerra partigiana, a cui spesso fa riferimento Bordelli poi, concorrono ulteriormente a tratteggiare un profilo molto plausibile e vero di uomo e di poliziotto, disgustato dall’Italia del tempo.

Chi cerca in questo romanzo i ritmi iperbolici del poliziesco contemporaneo, resterà deluso: ma per gli amanti della buona scrittura e dell’eleganza narrativa unita al gusto del mistero, Il commissario Bordelli è un libro vivamente conisgliato.

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