martedì 27 marzo 2012

Il fiuto di Sherlock Holmes

Nonostante l'abbia già in VHS e DVD e l'abbia visto innumerevoli volte quando m'ha chiamato dalla vetrina del negozio di amici da cui mi servo non ho saputo resistere e da buon NERD l'ho acquistato senza pensarci un attimo.


"Il fiuto di Sherlock Holmes", serial d'animazione che costituisce  uno dei rari casi di collaborazione tra giapponesi e occidentali su un piano di parità, tratto dai romanzi di Sir Arthur Conan Doyle e realizzato dallo Studio Rever dei Pagot per la RAI TV in collaborazione con la Tokyo Movie Shinsha, è stato raccolto dalla Yamato Video in un cofanetto che riunisce in un unico prodotto i 5 DVD contenenti i 26 episodi della serie TV.

"Il fiuto di Sherlock Holmes" comincia a essere prodotto nell’aprile del 1981, sotto la supervisione di Hayao Miyazaki, famoso regista d’animazione giapponese, allora fresco del successo di "Conan il ragazzo del futuro", che cura anche la regia dei primi sei episodi.

La produzione però viene cancellata perché gli eredi di Arthur Conan Doyle non permettono l’uso del nome di Holmes, dopo che soltanto quattro episodi sono stati completamente realizzati e due soltanto parzialmente.

Si ricomincia a parlare della serie soltanto nel marzo del 1984 quando contemporaneamente al primo lungometraggio dello studio Ghibli di Miyazaki, "Nausicaa nella valle del vento", furono realizzati gli episodi "Lo smeraldo blu" e "Il tesoro sommerso".
Questo fatto riporta in auge il progetto dello Sherlock Holmes animato e ai sei episodi diretti da Miyazaki se ne aggiungono altri venti diretti da Kyosuke Mikuriya.

Quanto alla trama delle puntate, è arcinota: il brillante investigatore Sherlock Holmes in compagnia del fido aiutante e cronista Dr. Watson combatte il crimine, risolve casi impossibili e affronta il temibilissimo Dr. Moriarty genio del male dotato di una brillante intelligenza.
I personaggi sono quelli classici presenti nei racconti e nei romanzi di Doyle, Sherlock Holmes, il suo inseparabile amico dr Watson, la sua nemesi il prof. Moriarty, ma hanno tutti una peculiarità; sono animali.
Il protagonista, per esempio, é una volpe.
Gli storyboards e i personaggi sono realizzati in Italia dallo Studio Rever, mentre tra gli autori giapponesi che hanno lavorato alla coproduzione, il più famoso è senza dubbio Hayao Miyazaki.

I ventisei episodi di cui si compone la serie, sono stati trasmessi giornalmente su RAI UNO a partire dal ventisei novembre 1984, in contemporanea con il Giappone.

"Il fiuto di Sherlock Holmes", che ha avuto un discreto successo nel paese del sol levante, è passato quasi inosservato in Italia nonostante sceneggiature e animazioni di buona qualità e storie avvincenti e piene d’azione.
Anche se solo sei episodi sono stati realizzati da Miyazaki, ci sono nell’intera serie molte caratteristiche che si ritrovano anche nelle opere successive del famoso regista giapponese come inseguimenti automobilistici, mirabolanti scene di volo, donne determinate e soggetti negativi che si redimono.

Da segnalare poi, cosa che farà piacere a tutti gli amanti della serie, che la Yamato Video ha lasciato inalterato il doppiaggio italiano dell’84.

Ancora una volta così Mauro Bosco col suo accento torinese riesce a farci amare alla follia il personaggio del prof. Moriarty.
Rilevanti sono anche le interpretazioni di Elio Pandolfi che da la voce a Sherlock Holmes e di Riccardo Garrone che invece doppia Watson.

domenica 25 marzo 2012

Fez, struzzi e manganelli

In questa nota parlerò di una bella antologia di racconti gialli ambientati durante l'epoca del fascismo che, nonstante sia uscita nel 2005, non ha risentito per niente del passare del tempo.

 Di: AA.VV.
Editore: Sonzogno
Data di uscita: Aprile 2005
N° Pagine: 438
Prezzo: € 18,00

"Fez, struzzi e manganelli" è un’antologia edita da Sonzogno e uscita in tutte le librerie italiane nel mese d’aprile del 2005.
Curata da Gian Franco Orsi presenta racconti di ventisei tra i più famosi giallisti italiani tra cui: Alan D. Altieri, Graziano Braschi, Andrea Carlo Cappi, Alfredo Colitto, Danila Comastri Montanari, Nino Filastò, Marcello Fois, Leonardo Gori, Carmen Iarrera, Sergio Kraisky, Diana Lama, Ernesto G. Laura, Giulio Leoni, Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Ettore Maggi, Maurizio Matrone, Giancarlo Narciso, Divier Nelli, Giancarlo Pagani, Ben Pastor, Claudia Salvatori, Gian Paolo Simi, Alda Teodorani, Diego Zandel e Giovanni Zucca.
Questi racconti o romanzi brevi, tutti inediti e pubblicati in stretto ordine alfabetico di autore, sono ambientati nel ventennio fascista e offrono al lettore, attraverso la trama gialla, uno spaccato rigoroso e appassionante dell’epoca del Duce.
La ricostruzione storica è molto accurata e anche i personaggi: camicie nere, dive irraggiungibili e affascinanti, ebrei perseguitati e oppositori del regime, sono tipici dell’epoca.
Le loro vicende, narrate con grande mestiere degli autori, avvengono sullo sfondo di grandi eventi come: la marcia su Roma, le adunate oceaniche, la guerra in Abissinia e le leggi razziali, fino all’epilogo del secondo conflitto mondiale.
Vicende tragiche e ironiche in cui gerarchi fascisti, partigiani e testimoni legano i loro destini a meschinità e soprusi, offrendoci uno spaccato vivido e drammatico dell’epoca del ventennio e un ritratto in noir dell’Italia in camicia nera.
Alcuni racconti presenti nell’antologia, come "L’unico fascista buono" di Alan D. Altieri e "A cercar la bella morte" di Ettore Maggi sono ambientati in periodi violenti come quelli dell’avvento del fascismo nel 1922 e dei giorni dell’inverno 1944-45 tempestati dagli scontri tra partigiani, brigate nere e SS.
Altri invece come "Lo strummolo con la tiriteppola" di Diana Lama e "Un delitto a fumetti" di Ernesto G. Laura raccontano la quotidianità della vita sotto l’ombra del fascio.
Il risultato sono ventisei opere letterarie piene di violenza, di orrore e di eroismo raccontate con stile incisivo ed evocativo, tutte coerenti con l’epoca affrontata e perfettamente incastonate in quegli anni.
Gli scrittori, tra cui molte stelle di prima grandezza del panorama letterario italiano, hanno affrontato il ventennio da vari punti di vista, con risultati spesso sorprendenti.
Insomma "Fez, struzzi e manganelli" è una antologia imperdibile per tutti gli amanti della suspense, ma anche una lettura preziosa per chi voglia osservare l’epoca fascista da una prospettiva insolita.

sabato 24 marzo 2012

Squadra speciale Ghost

In questa nota presenterò un'opera molto bella ma, per la volontà dell'autore di rendere credibile la trama eccedendo in particolari pseudoscientifici che possono risultare di difficile comprensione per chi ne è a digiuno, non adatta a chi preferisce letture a fumetti semplici o di puro intrattenimento.

Di: Masamune Shirow 

Editore: Star Comics 

Collana: Storie di kappa (n. 117) 

Anno di uscita: 2004 

N° pagine: 352 

Prezzo: € 9,50

Nel giugno del 2004 la Star Comics ha pubblicato in un unico volume sul numero 117 della testata Storie di Kappa "Squadra speciale Ghost", l’opera a fumetti che ha consacrato lo sceneggiatore e disegnatore giapponese Masamune Shirow come il signore assoluto del cyberpunk a fumetti. 

Questo manga che è apparso per la prima volta in Italia, suddiviso in otto episodi, nel luglio del 1992 sulla rivista Kappa Magazine, edita da Star Comics, è composto da 352 pagine. 

Per questa edizione in volume di lusso però, l’opera ha subito un nuovo adattamento rispetto all’edizione presentata su Kappa Magazine. 
È stata inoltre completamente ritradotta e impaginata alla giapponese cioè con lettura da destra verso sinistra. 
Il manga è ambientato nell’anno 2029 in un mondo che è ormai completamente informatizzato e in cui è disponibile la tecnologia per creare robot, androidi e varie protesi bioniche. 

Per contrastare il crimine alla radice viene creata dal governo la squadra speciale ghost, dotata delle migliori tecnologie e formata da esperti, guidata dal maggiore Motoko Kusanagi e alle dirette dipendenze del primo ministro giapponese. 

Sono loro a occuparsi dei casi di polizia più spinosi fino a quando il Marionettista, il più famoso tra i pirati informatici, riesce a sconvolgere il delicato equilibrio che permette l’esistenza di un team del genere. 
La serie si compone di diverse avventure che non sono tutte collegate tra di loro. 

Lo scopo dell’autore, raggiunto con incredibile maestria, è quello di mostrarci una possibile evoluzione tecnologico-informatica in un contesto prettamente militare. 

Il fulcro è comunque il collegamento tra uomo e macchina, in una società dove è sempre più difficile capire dove finisce la macchina e inizia l'uomo. 

Il manga, che presenta anche delle pagine a colori, è molto ben disegnato. 

I personaggi principali, sono ben caratterizzati e anche l’ambientazione nella quale si muovono i protagonisti è molto credibile. 

La storia, che presenta vari livelli di lettura, è tutto sommato lineare nel suo svolgimento: l’unica pecca è forse costituita dallo sforzo dell’autore di rendere credibile la trama eccedendo in particolari pseudoscientifici che possono risultare di difficile comprensione per chi ne è a digiuno. 

Proprio per questo motivo, Squadra speciale Ghost, non è una serie adatta a chi preferisce letture semplici o di puro intrattenimento.