domenica 19 febbraio 2012

100 Bullets: vol.1

In questa nota parlerò di una bellissima serie targata Vertigo, che ho riletto ultimamente con immutato piacere rispetto alla prima volta.

 Sceneggiatura: Brian Azzarello
Disegni: Eduardo Risso
Editore: RW Lion
Collana: Vertigo Monthly
Data di uscita: Febbraio 2012
N° Pagine: 96
Prezzo:
€ 5,95

È stato pubblicato da Lion Comics, linea di fumetti della novarese RW Edizioni, licenziataria per l'Italia dei diritti dei comics americani della DC Entertainment, nella collana Vertigo Monthly, che alternerà mensilmente con titolo e numerazione autonoma due celebri serie dell’etichetta matura della DC Comics, un volumetto che contiene i primi quattro numeri di “100 Bullets”.
Quest'opera, dalle forti tematiche ed ambientazioni noir, prima di uscire in questa sede è stata pubblicata sul mensile dalla casa editrice romana Magic Press Vertigo Presenta e da questa presentata in volume per poi passare, con i diritti dei fumetti DC Comics e Vertigo di cui è stata concessionaria dall'agosto 2006 al dicembre 2011, ad essere edita da Planeta De Agostini.
Il titolo della serie, scritta da Brian Azzarello e disegnata da Eduardo Risso, deriva da un espediente creato ad arte dallo sceneggiatore di Cleveland.
Un un uomo in nero, l’Agente Graves, consegna a vittime di atti di violenza una valigetta contenente: una pistola, 100 proiettili da cui non si può risalire al possessore ed un fascicolo su cui sono riportate inconfutabili prove che inchiodano il colpevole di tali atti.
Questo fatto fa si che il fortunato possessore della valigetta si senta autorizzato a farsi vendetta da solo senza il rischio di essere scoperto.
Non sempre però, la vendetta è fonte di soddisfazione.
Anzi il più delle volte riapre ferite mai rimarginate e fa cadere il malcapitato in un baratro da cui è impossibile che si rialzi.
Come in tutti i serial noir che si rispettino anche in questo non esistono i buoni tutti di un pezzo e il male non viene mai sconfitto definitivamente.
Anche le ambientazioni e i personaggi poi, sono quelli tipici di questo filone: quartieri pericolosi, poliziotti venduti, potenti che corrompono, forti che sopravvivono e deboli che muoiono senza aver vinto mai.
La sceneggiatura di Azzarello è incisiva e piena di mordente.
Ottimi i disegni di Eduardo Risso che appaiono appena un po’ più morbidi rispetto alle sue opere più recenti.
Penalizzate da una colorazione piatta e impersonale, le tavole avrebbero reso maggiormente in bianco e nero, lasciando apprezzare ancor di più gli evidenti omaggi al Frank Miller di Sin City.
Se proprio vogliamo cercare una nota stonata in questa arco di storie, a mio avviso, risulta fastidioso il farsi giustizia da soli dei vari personaggi adescati dall’Agente Graves.
Questa tentazione, che tuttavia è umanissima, evoca però spettri di bestialità e dovrebbe atterrire ogni mente razionale, pena il progressivo scivolamento verso un imbarbarimento del convivere civile.
A parte questo, la serie è ben costruita e soddisferà sicuramente tutti gli estimatori di fumetti e gli appassionati di letteratura e cinema noir.

lunedì 13 febbraio 2012

Dialbolik: La congiura dei traditori

In questo post due righe sull'ultimo dei tredici albi di Diabolik disegnato dall'amico Giuseppe Di Bernardo.

Soggetto e sceneggiatura: Mario Gomboli, Andrea Pasini
Disegni e copertina: Giuseppe Di Bernardo, Jacopo Brandi, con la collaborazione di Andrea Cuneo
Editore: Astorina s.r.l
Data di uscita: Febbraio 2012
N° Pagine: 120
Prezzo: € 2,20

È uscito nel mese di febbraio, per i tipi della casa editrice milanese Astorina, l'albo di Diabolik dal titolo “La congiura dei traditori”.
Questo volumetto del celebre personaggio a fumetti italiano, ideato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani esattamente cinquant'anni fa, vede un team creativo di altissimo livello.
Ad interpretare uno dei tanti soggetti elaborati da Mario Gomboli, attuale direttore della casa editrice e responsabile della testata, nel corso della sua più che quarantennale carriera all'interno dell'Astorina, troviamo infatti la penna di Andrea Pasini.
Questo giovane autore, fiorentino di nascita ma milanese d'adozione, ha scritto una sceneggiatura scorrevole, ricca di sangue e di colpi di scena, come sempre d'altronde quando si parla di Diabolik, che tuttavia non tradisce gli stilemi classici della collana in cui il bene e il male come sempre si fronteggiano.
Oltre agli eroi principali della serie, Diabolik, Eva Kant e Ginko, numerosi personaggi minori, ben definiti e connotati psicologicamente, danno vita ad una vicenda molto originale che terrà il lettore con il fiato sospeso.
Autori dei disegni di quest'avventura infine gli enfants terribles Giuseppe Di Bernardo, che, con la collaborazione di Andrea Cuneo, ha curato le matite dell'albo, e Jacopo Brandi, che si è occupato delle chine.
I due, che per la prima volta si sono cimentati anche nella realizzazione della copertina e del retro del volumetto, sono dotati di un segno e di una costruzione delle inquadrature che, discostandosi dal tratto classico con cui da cinquant'anni è disegnata l'opera e avvalendosi di una grafica più moderna e dinamica, strizza l'occhio ad autori giapponesi come Go Nagai e Masamune Shirow.
Ciò si inquadra nella volontà della casa editrice di svecchiare il personaggio e renderlo appetibile per i lettori più giovani.
Alla luce di quanto scritto possiamo quindi affermare che questo albo è veramente molto bello da leggere e appassionerà sia gli amanti del fumetto che a quelli del buon giallo.

mercoledì 8 febbraio 2012

Supergulp! Ebbene sì, maledetto Carter! (con DVD)

Quello di cui voglio parlare in questo post è un libro, uscito nel 2007, che celbra, con interventi e un DVD allegato contenente alcuni spezzoni della trasmissione, SuperGulp! Fumetti in TV, un programma televisivo dedicato al mondo dei fumetti trasmesso sul Secondo Canale della RAI e creato da Guido De Maria e Giancarlo Governi.

 Autori: Guido De Maria, Giancarlo Governi, Vito Lo Russo, Francesco Guccini
Introduzione: Marco Lupoi
Editore: Magazzini Salani
Anno di pubblicazione: 2007
Pagine: 143
Prezzo: € 16,90


In occasione del 35° anniversario di Gulp! I fumetti in TV, trasmissione andata in onda per la prima volta sulla Rai nel lontano 1972, nell’ottobre del 2007 è uscito nelle librerie "Supergulp! Ebbene sì, maledetto Carter!", un cofanetto edito da Salani in collaborazione con Rai Trade, composto da un libro, con un’introduzione del famoso critico fumettistico Marco Lupoi ed un testo di Francesco Guccini che raccoglie la storia del programma raccontata dai protagonisti, e da un DVD di 60 minuti.

Il supporto video allegato al volume, contiene alcuni “fumetti in TV” apparsi nel corso del programma, con i principali protagonisti: Alan Ford e il gruppo TNT di Max Bunker, le Sturmtruppen di Bonvi, Jak Mandolino di Jacovitti, Corto Maltese di Hugo Pratt, Giumbolo di Guido De Maria e Nick Carter di Bonvi e Guido De Maria.

Per capire l’importanza storica di questo prodotto farò in questa sede un breve accenno al programma e a cosa ha significato per i ragazzi di quel periodo e per il fumetto in Italia.

Nel settembre del 1972 la Rai manda in onda la prima edizione di “Gulp! I fumetti in Tv”, una trasmissione curata da Giancarlo Governi e Guido De Maria che presenta filmati in semi-animazione di alcuni tra i personaggi che popolavano le allora affollatissime edicole italiane come, solo per citarne alcuni, Alan Ford, le Sturmtruppen, Corto Maltese, Cocco Bill e non ultimo il simbolo della trasmissione, l’investigatore Nick Carter, creato per l’occasione dal duo composto da Bonvi, pseudonimo del disegnatore Franco Bonvicini e dallo stesso De Maria.

Con gli anni ai filmati si aggiunsero anche cartoni animati veri e propri acquistati dall’estero.

Dalla Francia arrivarono Asterix e Tin Tin, dagli USA i supereroi Marvel.

Sulla spinta del successo di Gulp!, che si chiamerà SuperGulp! nelle edizioni successive, il fumetto raggiunge vette di popolarità senza precedenti, ma soprattutto conosce una giusta consacrazione culturale grazie anche ad intellettuali illuminati quali, per fare alcuni nomi, Umberto Eco e Oreste Del Buono.

In sostanza “I fumetti in Tv” completarono e diedero eco all’opera fondamentale iniziata in quegli anni sulle pagine delle riviste.

Un altro fatto da sottolineare poi, è che la trasmissione di Guido De Maria e Giancarlo Governi ebbe un enorme successo di pubblico con un audience che ogni sera si assestava sull’ 83%, un ascolto superiore al Rischiatutto di Mike Bongiorno, e, nel 1979, Guido De Maria ricevette proprio per Supergulp! il premio per la Regia Televisiva nel settore TV per Ragazzi.

Nell’approssimarsi del trentacinquennale della trasmissione, Vito Lo Russo, assieme a Governi e De Maria, ha avviato un lungo lavoro di ricerca per riportare alla luce quanto più materiale possibile.

Un lavoro titanico reso molto problematico dal fatto che le puntate venivano registrate allora in uno standard video, il Sony V600, oggi illeggibile.

Per quanto riguarda gli episodi presenti sul DVD, se le Sturmtruppen di Bonvi e il Jak Mandolino di Jacovitti sembrano un po’ risentire del tempo, con i loro ritmi e tempi comici un po’ datati e più consoni alla carta stampata che alle dinamiche televisive, gli altri risultano ancora magnifici e ricchi del fascino dell’epoca, su tutti l’onirica avventura di Corto Maltese.

Straordinario anche il backstage di Nick Carter con un Bonvi incontenibile.

Nel volumetto allegato poi, sono presenti le testimonianze e i ricordi dei curatori, nonché le dettagliate schede dei personaggi ospitati dalle varie edizioni di "Gulp!" e "Super Gulp!".

Alla luce di quanto detto, possiamo quindi affermare che questo cofanetto è davvero da non perdere sia per chi ha visto più di trent’anni fa lo storico programma, sia per chi non avesse avuto modo di vederlo per ragioni anagrafiche ma volesse scoprirlo.

domenica 5 febbraio 2012

Julia

 In questo intervento vorrei presentare ai miei lettori Julia - Le avventure di una criminologa, serie a fumetti creata da Giancarlo Berardi, edita da Sergio Bonelli Editore.

Julia le avventure di una criminologa
"Julia - Le avventure" di una criminologa è il fumetto ideato e sceneggiato da Giancarlo Berardi, famoso papà di Ken Parker, uscito nel ’98 per la Sergio Bonelli Editore.

Il genere a cui appartiene questo fumetto è il noir, che come sempre quando si parla di Berardi è ben condotto e ben documentato.

L’autore infatti, trae spunto da fatti di cronaca nera realmente accaduti e attinge a piene mani dai più aggiornati studi di criminologia, psicologia, psicoanalisi, antropologia sociologia e scienze giuridiche.

Ogni albo della serie è costituito da 130 pagine, rispetto alle 98 dei normali albi della Bonelli.

Questo ha permesso a Berardi di imprimere alle vicende narrate uno stile più “cinematografico” e incisivo.

Modellata graficamente sulle fattezze dell'attrice Audrey Hepburn, Julia vive a Garden City, immaginaria cittadina del New Jersey, nella finzione letteraria situata a meno di un’ora di viaggio da New York.

Insegna criminologia all’università e collabora con la Polizia locale.

Julia Kendal
Nonostante sia fisicamente immediatamente riconoscibile, il lavoro di Berardi per caratterizzare il personaggio sia culturalmente che psicologicamente è stato notevole.
Julia ama la lettura, il suo studio è stipato di libri che non sono soltanto manuali di criminologia, e la musica, nel mezzo del suo salotto c’è un grande pianoforte a coda che suona con grande maestria.
Reduce da un doloroso evento traumatico che ne ha segnato in maniera indelebile la psiche, le sue notti sono perennemente tormentate da incubi, affida le confessioni più intime al suo diario, i cui brani fanno da abituale contrappunto alla narrazione.

Dopo la brusca rottura con il fidanzato, Julia conduce una esistenza da single convinta, con la sola compagnia della gatta Toni e della domestica Emily, modellata sulle fattezze dell'attrice Whoopi Goldberg.
La sua routine quotidiana è divisa fra le lezioni all’università e le sempre più impegnative collaborazioni con il Sergente Ben Irving ed il Tenente Alan Webb, con il quale i rapporti umani e professionali sono continuamente in bilico fra fiducia e conflittualità, anche a causa della inconfessabile “gelosia” di quest’ultimo per il detective Leo Baxter, amico fraterno di Julia e suo valido “braccio destro” nelle indagini più impegnative.

Rari i suoi contatti con la sorella minore Norma, modella di professione con seri problemi di dipendenza dalla droga; frequenti invece le sue visite alla nonna Lillian, ospite in una casa di riposo alla periferia della città.

L’eroina di Berardi mette la sua conoscenza della psicologia umana al servizio della Polizia, contribuendo alla comprensione dei moventi che spingono i criminali ad agire.

Julia spesso si trova a dover contrapporre al decisionismo tipico dei tutori della legge la meditata cura dell’indagine psicologica, cercando di portare alla luce le lacerazioni nascoste anche nell’animo del killer più sanguinario.

Fra tutti i criminali con i quali Julia ha avuto a che fare, spicca in “brillante” negativo la figura di Myrna Harrod, la serial killer omosessuale protagonista dei primi tre albi, la cui cattura ha costituito il pretesto narrativo per giustificare il suo ritorno a collaborare con la Legge.

Myrna Harrod
Per concludere possiamo dire che ciò che fa di Julia un fumetto diverso dai numerosi prodotti che si basano sugli stilemi noir è la maggiore attenzione alla metodologia e alla tecnologia dei moderni corpi investigativi, oltre che alla psicopatologia criminale.
  
Chi c'è dietro Julia....

Breve biografia di Giancarlo Berardi sceneggiatore di fumetti padre di "Ken Parker" e creatore della serie "Julia - Le avventure di una criminologa".

Giancarlo Berardi
Giancarlo Berardi, padre di "Julia - Le avventure di una criminologa" e di "Ken Parker", è nato a Genova il 15 novembre del 1949 ed è considerato come uno dei migliori sceneggiatori del mondo del fumetto.
Stimato come uno dei maestri del genere realistico, in realtà comincia la sua attività come musicista.
Negli anni Sessanta compone, canta e suona con un gruppo chiamato “Gli Scorpioni”.
La musica è una delle sue passioni, insieme alla lettura, al cinema e alla scrittura.
Inizia infatti a frequentare le sale cinematografiche all’età di tre anni, grazie ad un suo parente che faceva il proiezionista.
Il primo romanzo letto da Berardi è stato “L’ultimo dei Mohicani”, un vero e proprio imprimatur, che stimolerà nello sceneggiatore la scelta di scrivere storie western per circa venticinque anni.
Altre circostanze condurranno Berardi alla scelta di intraprendere la strada del fumetto in veste di sceneggiatore, esordendo con una breve storia per la rivista Horror.
In questo periodo stringe amicizia con il disegnatore Ivo Milazzo, rapporto fecondo da cui fuoriesce un lunghissimo sodalizio artistico che dà presto i suoi frutti.
I due per Il Giornalino, creano la figura di Tiki, poi la serie western “Welcome to Springville”, che prende vita sulle pagine di Skorpio.
Insieme danno vita al celebre personaggio western Ken Parker e al detective Marvin, ex attore del cinema muto.
Intanto Berardi scrive alcune storie che hanno come protagonista il celebre detective inglese Sherlock Holmes.
I disegni, un'esperienza che lo stesso Berardi ha definito una grande sfida con se stesso, sono di Giorgio Trevisan.
La sua ultima “creatura”, Julia, è giovane e carina e di mestiere fa la criminologa.
È il primo personaggio femminile con cui Berardi ha a che fare, un’altra sfida, un modo per coltivare il lato femminile presente in ogni uomo.
In omaggio al primo grande amore cinematografico della sua vita, Audrey Hepburn, Berardi le ha regalato tratti estremamente somiglianti alla grande diva degli anni ‘50.
Il mensile, edito da Bonelli, viene lanciato nel 1998 e riscuote immediato successo di critica e di pubblico.
Julia insegna all'università di Garden City, città fittizia poco distante da New York, e collabora, di tanto in tanto, con la polizia.
La ragazza ha un compagno a cui affida tutte le sue impressioni, un diario personale, espediente narrativo scelto dall’autore per approfondire pensieri ed emozioni.
Giancarlo Berardi nel corso della sua lunga attività ha raccolto una lunga e meritatissima serie di riconoscimenti, tra cui il Premio Oesterheld, il Premio Internacional Barcelona de Comics, l’Haxtur e lo Yellow Kid.