domenica 13 ottobre 2019

Peccati immortali

Autore: Aldo Cazzullo, Fabrizio Roncone
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Collana: Collezione Omnibus
Data di uscita: Settembre 2019
N° Pagine: 260
Prezzo: € 18,00

Romanzo noir che si dipana tra Vaticano, parlamento e palazzi del potere, “Peccati immortali” è l'ultima fatica dei giornalisti del Corriere della Sera Aldo Cazzullo e Fabrizio Roncone.
Pubblicata da Arnaldo Mondadori Editore nella collezione Omnibus e uscita nelle librerie nel settembre del 2019, quest'opera, tra verità e finzione, contrappone una trama gialla avvincente ai meccanismi e alle dinamiche della politica italiana in cui, per arrivare ai vertici, non si guarda in faccia nessuno.
La vicenda narrata, un misto di ricatti, intrighi e sesso, prende il via dal ritrovamento del cadavere del cardinale Michelangelo Aldovrandi, che, come si scoprirà nel dipanarsi della trama, è morto in seguito a un'orgia, e di un cellulare, che il porporato nasconde nella tasca della giacca.
L'apparecchio contiene quattro foto che compromettono, per un curioso dettaglio, il leader emergente del Popolo dell'Onestà.
Quando il telefono viene rubato sono in molti a cercarlo: chi vorrebbe far saltar il governo e l'establishment vaticana, i servizi segreti, la gendarmeria del Papa, un vecchio senatore e un serial killer con un terribile vizio e un peso sulla coscienza.
E tutti sono disposti ad uccidere per averlo.
Ad indagare sulla vicenda, per conto di una personalità che vuole rimanere nell'ombra, sono una strana coppia di investigatori piuttosto inusuale nel panorama della letteratura poliziesca.
Leone Di Castro, un antiquario ed ex agente dei servizi segreti decisamente sovrappeso, detto Gricia, come il piatto della tradizione culinaria romana, e suor Remedios, attendente di Aldovrandi.
Intorno ai due protagonisti agiscono molte persone reali, come Renzi, Salvini, o il potente tesoriere dei Ds Ugo Sposetti, e altre di fantasia ma con caratteristiche verosimili.
Questi personaggi, molto ben connotati sia fisicamente che psicologicamente, si muovono in un ambiente realistico e concreto.
Il lettore, accompagnandoli tra concitati intrighi e colpi di scena verso un finale terribile e inaspettato, verrà così catapultato tra i bassifondi di una città nerissima, la magnificenza delle stanze della politica, i campi rom e della malavita nigeriana della capitale e le feste e i ricevimenti della Roma bene.
Oltre che per la trama, coinvolgente, affascinante e suggestiva poi, il libro si fa apprezzare per le numerose citazioni dotte, per il ritmo incalzante e per la lingua asciutta e priva di fronzoli.
Per questi e molti altri aspetti quindi, la lettura di “Peccati immortali” è consigliatissima oltre che per chi si vuole immergere in un intreccio giallo di grande spessore anche per chi vuole ricevere uno spaccato reale della società contemporanea.

venerdì 27 settembre 2019

Ispettore Callaghan il caso Scorpio è tuo!

ANNO: 1971
SCENEGGIATURA: Harry Julian Fink, Rita M. Fink, Dean Riesner
REGIA: Don Siegel
DURATA: 98 min
CAST: Clint Eastwood, Harry Guardino, Reni Santoni, Andy Robinson

Harry Callaghan, il protagonista di questo film interpretato da Clint Eastwood, è un poliziotto dalla pessima fama, coriaceo e dai modi brutali.
È detto “la carogna” e si muove per le strade e nei vicoli di San Francisco dove parla poco ma fa cantare spesso la sua 44 Magnum.
Questa opera, diretta da Don Siegel nel 1971, segna la prima apparizione di Clint Eastwood nel genere poliziesco nella parte che gli calza a penello di Harry “la carogna”, l’ispettore con la 44 Magnum, personaggio senza scrupoli, fortemente individualista e insofferente verso le autorità.
Eastwood, difficile da immaginare, non fu la prima scelta per questo ruolo che si sarebbe rivelato tanto fortunato per la sua carriera.
Originariamente infatti Don Siegel aveva in mente Frank Sinatra, che rifiutò la parte. Successivamente vennero contattati anche John Wayne e Paul Newman, senza successo.
Anche se è stato stroncato in più circostanze per la sua eccessiva violenza fino a essere definito un film fascista, Ispettore Callaghan il caso Scorpio è tuo!, è diventato col tempo un cult movie che ha rivitalizzato il genere poliziesco.
Quello del 1971 è stato solo il primo episodio di una lunga serie di film che ha per protagonista l’ispettore della polizia di San Francisco Harry Callaghan.
Clint Eastwood infatti, ha vestito i panni dello spietato poliziotto altre quattro volte nei film: Una 44 magnum per l'ispettore Callaghan (1973), Cielo di piombo, ispettore Callaghan (1976), Coraggio, fatti ammazzare (1983), Scommessa con la morte (1988), tutti diretti da registi diversi da Don Siegel.
Realizzato con ottimo mestiere, il film si fa apprezzare per la scorrevolezza di ritmo e per il sapiente dosaggio della tensione drammatica.
Ispettore Callaghan il caso Scorpio è tuo! è inoltre un prodotto dal grande fascino visivo e dalla profonda ambiguità sia per l’intreccio del poliziesco hardboiled, che per il dramma sociale e cronachistico.
Questa brevemente la trama del film: l'ispettore Harry Callaghan cattura Scorpio, maniaco omicida, che terrorizza San Francisco sparando dall’alto su vittime casuali. Il criminale è rilasciato per insufficienza di prove. Callaghan lo uccide e butta via il distintivo.

sabato 5 gennaio 2019

La misura dell'uomo

Autore: Marco Malvaldi
Editore: Giunti Editore
Data di uscita: Novembre 2018
N° Pagine: 300
Prezzo: € 18,50

Pubblicato nella collana Scrittori Giunti, edita da Giunti Editore, “La misura dell'uomo” è un romanzo di Marco Malvaldi che, abbandonati gli anziani frequentatori del Bar Lume, si cimenta con il thriller storico.
Il lettore viene catapultato nel 1493, un periodo complesso per la storia d'Italia.
In seguito alla morte di Lorenzo dei Medici, avvenuta un anno prima, e la conseguente fine della pace infatti, il re francese Carlo VIII pianifica di scendere in Italia, superando le Alpi, per sottrarre agli Aragonesi il Regno di Napoli.
Reggente di Milano, facente le veci del piccolo e malaticcio nipote, Ludovico Sforza duca di Bari, detto il Moro, uomo dalle molte amanti tra cui bella Cecilia Gallerani, la celeberrima dama con l’ermellino, viene pressato dalla moglie, Beatrice d’Este, figlia di Ercole I duca di Ferrara, che gli impone l’alleanza con suo padre, oltre a quella con Venezia.
Sullo sfondo di queste vicende particolarmente intricate, nella finzione romanzesca, i due eroi principali del libro: Leonardo Da Vinci, reduce dal suo soggiorno fiorentino e ormai abitante fisso nella capitale lombarda, e Ludovico il Moro, sono chiamati a far fronte ad un omicidio.
Un cadavere, che in seguito si scoprirà essere Rambaldo Chiti, ex allievo di Leonardo allontanato dalla sua bottega perché sospettato di essere un falsario, viene trovato nel centro del cortile del castello sforzesco dove doveva essere posizionata una scultura equestre in bronzo di Francesco Sforza, padre di Lodovico, opera che non fu mai realizzata.
Da questo episodio parte un' indagine, che coinvolge religiosi, politici, ambasciatori, emissari del re di Francia e persone vicine ai due protagonisti, portata a termine con arguzia e metodo dall'inventore, artista e scienziato toscano che si rivela in questa circostanza, oltre che un uomo dai molteplici interessi anche un ottimo detective.
Vengono così allo scoperto eventi che avrebbero potuto mettere in ginocchio il ducato di Milano.
Il volume, ricco di accadimenti e scritto da Malvaldi con lo stile leggero e ricco di ironia che ha contraddistinto i suoi lavori precedenti, si caratterizza per una ricerca storica minuziosa, precisa e dettagliata.
I numerosi interpreti delle vicende narrate sono molto ben connotati sia fisicamente che psicologicamente con i loro tic, le loro manie e le curiosità che li riguardano che la storia ci ha tramandato.
Tra questi spicca la figura di Leonardo che, mostratoci nel suo vivere e agire quotidiano, rende la trama molto originale e divertente.
Il metodo d'indagine e le motivazioni che hanno portato all'omicidio, anche se solo accennate nel finale del libro poi, sono molto convincenti e in linea con il periodo in cui sono ambientati i fatti.
Alla luce di quanto scritto possiamo quindi affermare che “La misura dell'uomo” sia un'ottima opera, frutto di un lavoro di scrittura e di studio eccellenti, la cui lettura soddisferà in ugual misura sia gli appassionati di storia che i fans di letteratura poliziesca.