mercoledì 27 ottobre 2021

Chi ha incastrato Roger Rabbit?

Regia: Robert Zemeckis
Soggetto: Gary K. Wolf (romanzo)
Sceneggiatura: Jeffrey Price, Peter S. Seaman
Fotografia: Dean Cundey
Scenografia: Elliot Scott, Roger Cain
Musica: Alan Silvestri
Montaggio: Arthur Schmidt
Animatori: Richard Williams, Andreas Deja, Russell Hall, Phil Nibbelink, Simon Wells
Anno d’uscita: 1988
Durata: 104'
Casa di produzione: Touchstone Pictures, Amblin Entertainment, Silver Screen Partners
Cast: Bob Hoskins, Christopher Lloyd, Stubby Kaye, Joanna Cassidy, Alan Tilvern, Richard LeParmentier, Morgan Deare

"Chi ha incastrato Roger Rabbit?" è uno splendido lungometraggio del 1988 che annovera una commistione tra due generi all’apparenza inconciliabili quali l’animazione e il giallo stile anni ‘40.
Diretto da Robert Zemeckis, coprodotto dalla Touchstone, di proprietà della Walt Disney e dalla Amblin di Steven Spielberg e record d’incassi della stagione è uno dei film che, all’epoca della sua uscita, ha rivoluzionato la tecnica cinematografica grazie alla perfetta sincronizzazione tra persone in carne ed ossa e cartoni animati e che ha ridato lustro a un genere, l’animazione, che allora sembrava dimenticato.
C’è da ricordare anche che questa pellicola ha vinto quattro meritatissimi Oscar: miglior montaggio, migliori effetti speciali, migliori effetti visivi e migliori effetti sonori.
L'opera, che si svolge nella Hollywood del 1948 dove esseri umani e cartoni animati convivono, ha per protagonista il coniglio Roger Rabbit, che sembra essere, per gelosia verso la moglie Jessica Rabbit, il responsabile dell’omicidio del padrone di Cartoonia Marvin Acme.
Roger, per scagionarsi, chiede aiuto al detective privato alcolizzato Eddie Valiant, interpretato magistralmente da Bob Hoskins, che scoprirà che il vero autore del delitto non è il coniglio bensì il giudice Doom, Christopher Lloyd, che vuole far sparire Cartoonia dalla faccia di Hollywood.
Il film, oltre che per l’elevato tasso tecnico, stupisce per il ritmo da cartoon imposto alla vicenda da regista e attori.
La pellicola, piena di trovate e di vitalità, è cosparsa di battute salaci e di una punta di irriverenza, di sensualità e seduzione.
"Chi ha Incastrato Roger Rabbit?" è anche una finestra aperta che fa un po’ di satira sul mondo del cinema e sui retroscena delle produzioni hollywoodiane.
È adattissimo ai bambini perché valorizza il mondo dei cartoon e lo rende allo stesso tempo meno distante, più vero e reale ponendo quasi un suggello alla sua esistenza, grazie ai numerosi collegamenti tra questo mondo e quello reale dei grandi Studios di Los Angeles.
Però proprio a causa del mix tra temi reali e fantastici è accessibile non solo ai più piccoli, ma davvero a tutti.
Memorabile è l’inizio del film, con Roger Rabbit e Baby Herman, personaggio modellato sul Baby Butch inventato da Frank Tashlin per il cartoon Brother Brat del 1944, nello stile dei cortometraggi Warner degli anni Cinquanta, assolutamente perfetto per ritmo, gag e genialità di raccordo con il mondo reale.
Così come indimenticabili sono anche le esuberanti curve di Jessica Rabbit che, cantando con la voce roca e sexy di Kathleen Turner, è diventata una delle icone dell’ultimo decennio del ‘900.
Da menzionare sono infine le partecipazioni straordinarie di moltissime celebrità dei cartoon, le più note delle quali sono: Betty Boop, Paperino, Duffy Duck, Topolino e Bugs Bunny.
Film assolutamente imperdibile, "Chi ha incastrato Roger Rabbit?" è un capolavoro del genere che, dalla sua prima proiezione, non ha perso nulla del suo fascino.

venerdì 22 ottobre 2021

La lunga notte

Autore: Leonardo Gori
Editore: TEA
Collana: Narrativa Tea 
Data di uscita: Ottobre 2021
N° Pagine: 272
Prezzo: € 15,00

Pubblicato in una bella edizione cartonata da TEA nella collana Narrativa Tea, “La lunga notte” è il tredicesimo capitolo del ciclo di storie di Leonardo Gori che hanno come personaggio principale il capitano dei carabinieri Bruno Arcieri.
Ambientato a Roma nell'arco di tempo che va dal 6 al 9 settembre 1943, il libro narra le vicende di Arcieri che, nonostante sia compromesso con il precedente comandante, viene reclutato per una missione dai nuovi vertici del SIM, il servizio segreto militare.
Dall'esito di questo incarico dipenderà non solo il destino della capitale ma quello dell'intera Italia.
In un periodo cruciale per la storia recente della nazione, in cui Badoglio con il governo provvisorio e il re Vittorio Emanuele III con tutta la corte scappano e vanno al sud, dovrà infatti prendere contatto e prelevare due alti ufficiali americani giunti in incognito in città.
Ma la sua attenzione è turbata da un fatto personale, risolto brillantemente dal tuttofare Daniele, un omicidio coinvolge la sua eterna fidanzata, l'ebrea Elena Contini.
Questa a grandi linee la trama di un'opera, dall'andamento filmico e dal finale tutt'altro che scontato, che segna un punto di svolta nella produzione dello scrittore fiorentino.
Nonostante si trovino stilemi di diversi generi come giallo, spy story e letteratura rosa, si assiste ad un passaggio al romanzo in senso lato.
Il protagonista infatti, assume posizioni precise nei confronti della politica e dell'establishment del suo tempo e prende decisioni che lo porteranno a condurre una vita piena di rischi e di incertezze.
La ricostruzione storica, come di consueto quando si parla di Gori, è precisa e puntuale e  non rimane sullo sfondo come una cornice insolita.
Ad episodi e persone reali, di cui si fanno nomi, vengono infatti contrapposti intrecci e personaggi inventati ma allo stesso tempo verosimili.
Oltre a questi notevoli pregi, il testo è arricchito da note storiche che servono a contestualizzare avvenimenti di fantasia ricchi di tensione e di colpi di scena.
Oltre alla meravigliosa copertina di Francesco Chiacchio va segnalato infine, un breve racconto in appendice che riporta il lettore al Bruno Arcieri degli anni '70 che, memore del ricordo narrato in questo volume, si troverà, in un gioco di rimandi tra i due autori che ormai è diventato consuetudine, a far fronte a una brutta faccenda con l'amico Commissario Bordelli, poliziotto creato dalla penna di Marco Vichi.