domenica 29 gennaio 2017

I casi di Sherlock Holmes

Soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Berardi
Disegni e copertina: Giorgio Trevisan
Editore: Microart's Edizioni
N° pagine: 88
Data d'uscita: Ottobre 2000
Prezzo: € 18,00

È uscito nel mese di ottobre del 2000 per la casa editrice di Recco “Microart's Edizioni” nella collana “Le Mani Comics” “I casi di Sherlock Holmes”, un volume di grande formato che raccoglie l'adattamento a fumetti, realizzato originariamente a partire dal 1986 per la rivista “L'Eternauta”, di “Uno scandalo in Boemia”, “Un caso di identità” e “La lega dei Capelli Rossi”, tre racconti che fanno parte delle opere che hanno per protagonista il detective creato, alla fine degli anni '80 del XIX secolo, da Sir Arthur Conan Doyle.
Sceneggiate da Giancarlo Berardi, che pur non discostandosi, se non per qualche piccola variazione di contenuto, dalle composizioni originali dello scrittore scozzese ha interpretato con estrema modernità i caratteri del famoso investigatore privato e del suo aiutante e amico il dottor John Watson, queste storie sono illustrate, con un tratto dalle molte linee che esaltano le ombre, l'espressività dei volti e i fisici dei personaggi principali, le cui fisionomie si basano su quelle degli attori Basil Rathbone e Nigel Bruce, e dei numerosi comprimari, da Giorgio Trevisan, disegnatore e pittore che, oltre che su queste avventure, ha affiancato Berardi su serie di grande successo come “Ken Parker” e “Julia”, testata per cui ha disegnato anche il celebrativo numero cento.
E il segno fine, cupo e allo stesso tempo estremamente raffinato dell'autore di Merano, fa assaporare al lettore anche le atmosfere nebbiose e velate di fumi della Londra di fine ottocento, ricostruita alla perfezione con zone esclusive a cui si contrappongono quartieri malfamati e brulicante di accattoni, delinquenti dal coltello facile e donne di malaffare, teatro ideale per storie di misteri e intrighi.
Sono presenti inoltre numerosi piccoli particolari che differenziano queste opere da quelle letterarie.
Le vicende che vedono Sherlock Holmes risolvere brillantemente i casi che gli vengono sottoposti sono narrate in prima persona e non, come avviene nei romanzi e nei racconti che compongono il canone, attraverso ricordi o appunti del dottor Watson, che è comunque sempre presente.
Non si fa riferimento all'uso che il protagonista fa di droghe, come morfina e cocaina, mentre sono messe in risalto la passione del personaggio per il violino, che suona con grande maestria, e il fumo della pipa, attività con cui si concentra e riorganizza le idee.
Una curiosità da mettere in evidenza infine è che in appendice al volume si trova un'interessante approfondimento, a cura di Renato Venturelli, sull'epopea cinematografica di Sherlock con una bella panoramica sui principali interpreti del personaggio di Doyle.
Se proprio vogliamo trovare una piccola pecca, la mancanza di una copertina rigida e le poche pagine di cui è composta, sebbene siano stampate su carta satinata pesante, non giustificano il prezzo a cui la pubblicazione viene venduta.
Nonostante ciò però si può affermare che questo libro, molto bello e dall'impatto visivo di grande effetto, soddisferà sia gli appassionati di fumetto d'autore che quelli di letteratura gialla classica.

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