giovedì 26 gennaio 2017

Altai & Jonson

Soggetto e sceneggiatura: Tiziano Sclavi
Disegni e copertina: Giorgio Cavazzano
Editore: Editoriale Cosmo
Data d'uscita: Aprile 2017

Ad aprile del 2017 uscirà la ristampa delle storie di Altai & Jonson, di Tiziano Sclavi e Giorgio Cavazzano, raccolte in volumetti formato bonellide dai tipi dell'Editoriale Cosmo.
Il giovane e mingherlino Michael Altai e il baffuto e più maturo Sarno Jonson sono una rinomata “strana” coppia di investigatori privati che vivono e lavorano a San Francisco.
I due, come ogni detective che si rispetti, hanno stabilito il loro quartier generale in un ufficio che avrebbe un urgente bisogno di una risistemata e, nonostante vivano nell’unica città d’America che ha un servizio di tram, poiché perennemente senza un dollaro, si spostano su uno scassatissimo maggiolone.
Il loro peggior nemico è il terribile gangster di San Francisco Julius Caesar e il loro referente il tenente Kennan, della polizia della città, che non li vede di buon grado.
Nonostante ciò, Altai e Jonson si distinguono per le loro imprese brillanti, anche quando, ed è la norma, i casi che devono gestire sono incredibilmente strampalati e all’apparenza addirittura irrisolvibili.
Creati da Tiziano Sclavi, lo sceneggiatore di Dylan Dog, e da Giorgio Cavazzano, uno dei più conosciuti e apprezzati disegnatori di storie Disney, le avventure a sfondo umoristico di questa coppia di detective furono pubblicate originariamente sul Corriere dei Ragazzi a partire dal 1975.
In seguito sono state ripubblicate sulle riviste Corrierboy, Il Mago e Orient Express e poi raccolte, in una serie di albi cronologici, da Alessandro Distribuzione di Bologna, da Edizioni Montego e in un volume di quasi 300 pagine da Edizioni BD.
Nel concepire la serie, Tiziano Sclavi pensava a uno stile realistico, come ricordò lui stesso: “Altai & Jonson non sono nati per un disegno così, ma per un disegno serio”.
Il merito dell’ibrido fu di Barberis, allora direttore de Il Corriere dei Ragazzi.
Fatto sta che le due prime storie di A&J furono una cosa, e le successive un’altra cosa, perché scritte pensando al disegno di Giorgio.
Comunque siano andate le cose, in questa serie giallo-ironica, la sintesi narrativa del geniale Sclavi si fonde perfettamente con lo stile nervoso e moderatamente grottesco di un Cavazzano vicino alla perfezione grafica.

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