domenica 12 agosto 2012

La stangata


“La stangata” è un film del 1973 scritto da David S. Ward e diretto da George Roy Hill, interpretato dallo lo stesso cast che quattr’anni prima aveva fatto la fortuna di un’altra pellicola dello stesso regista, “Butch Cassidy”, e uno dei più divertenti e famosi lavori in cui compare l'attore statunitense Paul Newman.
Nonostante sia ambientato negli anni '30, vale a dire un decennio dopo l'apice del ragtime, movimento caratterizzato da un ritmo binario sincopato considerato alla base del jazz, che ha raggiunto la sua massima notorietà tra la fine del XIX secolo e i primi due decenni del XX, ha avuto il pregio di far riscoprire al grande pubblico questo genere musicale e i brani del suo massimo esponente, Scott Joplin.
Anche in questo lungometraggio come nel precedente western di Hill, tutti gli attori sono al massimo delle proprie capacità recitative anche se la coppia Newman, Redford, dotata di una presenza scenica sopra le righe, emerge maggiormente degli altri.
La sceneggiatura di David S. Ward è brillante e i pezzi di Joplin, arrangiati in maniera splendida da Marvin Hamlish, sono considerati ancora oggi, a distanza di quasi quarant'anni, una pietra miliare della musica da film.
Un’elegante ricostruzione degli Stati Uniti del proibizionismo e una regia efficace e ritmata poi, fanno di quest'opera uno spettacolo godibilissimo e in alcuni punti memorabile.
A dimostrazione della bontà delle sue componenti basti pensare che “La stangata” ha incassato alla sua uscita più di 68 milioni di dollari nei soli Stati Uniti ed è arrivata a vincere 7 Oscar, film, regia, sceneggiatura, montaggio, scenografia, costumi e musica, su 10 nomination.
Ambientata nella Chicago degli anni ‘30, questa divertente commedia ricca di intrighi, racconta la storia di due abili imbroglioni che si mettono insieme per combinare una truffa ai danni di un terribile gangster responsabile dell’uccisione di un loro amico.
Nelle intenzioni di David S. Ward però, il film avrebbe dovuto essere diverso.
Avrebbe innanzi tutto dovuto essere il suo esordio cinematografico con Robert Redford come protagonista assoluto.
Ma l’attore aveva dei dubbi a lavorare con un regista agli esordi e la cosa convinse George Roy Hill a prendere in mano il progetto.
A quel punto, Paul Newman si dimostrò interessato a partecipare e Hill e Ward riscrissero la sceneggiatura addosso a Newman e Redford.
Il risultato di quelle revisioni è stato questo magnifico esempio di cinema dotato di stile, visivamente brillante e raccontato con gran ritmo.

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