domenica 5 febbraio 2012

Julia

 In questo intervento vorrei presentare ai miei lettori Julia - Le avventure di una criminologa, serie a fumetti creata da Giancarlo Berardi, edita da Sergio Bonelli Editore.

Julia le avventure di una criminologa
"Julia - Le avventure" di una criminologa è il fumetto ideato e sceneggiato da Giancarlo Berardi, famoso papà di Ken Parker, uscito nel ’98 per la Sergio Bonelli Editore.

Il genere a cui appartiene questo fumetto è il noir, che come sempre quando si parla di Berardi è ben condotto e ben documentato.

L’autore infatti, trae spunto da fatti di cronaca nera realmente accaduti e attinge a piene mani dai più aggiornati studi di criminologia, psicologia, psicoanalisi, antropologia sociologia e scienze giuridiche.

Ogni albo della serie è costituito da 130 pagine, rispetto alle 98 dei normali albi della Bonelli.

Questo ha permesso a Berardi di imprimere alle vicende narrate uno stile più “cinematografico” e incisivo.

Modellata graficamente sulle fattezze dell'attrice Audrey Hepburn, Julia vive a Garden City, immaginaria cittadina del New Jersey, nella finzione letteraria situata a meno di un’ora di viaggio da New York.

Insegna criminologia all’università e collabora con la Polizia locale.

Julia Kendal
Nonostante sia fisicamente immediatamente riconoscibile, il lavoro di Berardi per caratterizzare il personaggio sia culturalmente che psicologicamente è stato notevole.
Julia ama la lettura, il suo studio è stipato di libri che non sono soltanto manuali di criminologia, e la musica, nel mezzo del suo salotto c’è un grande pianoforte a coda che suona con grande maestria.
Reduce da un doloroso evento traumatico che ne ha segnato in maniera indelebile la psiche, le sue notti sono perennemente tormentate da incubi, affida le confessioni più intime al suo diario, i cui brani fanno da abituale contrappunto alla narrazione.

Dopo la brusca rottura con il fidanzato, Julia conduce una esistenza da single convinta, con la sola compagnia della gatta Toni e della domestica Emily, modellata sulle fattezze dell'attrice Whoopi Goldberg.
La sua routine quotidiana è divisa fra le lezioni all’università e le sempre più impegnative collaborazioni con il Sergente Ben Irving ed il Tenente Alan Webb, con il quale i rapporti umani e professionali sono continuamente in bilico fra fiducia e conflittualità, anche a causa della inconfessabile “gelosia” di quest’ultimo per il detective Leo Baxter, amico fraterno di Julia e suo valido “braccio destro” nelle indagini più impegnative.

Rari i suoi contatti con la sorella minore Norma, modella di professione con seri problemi di dipendenza dalla droga; frequenti invece le sue visite alla nonna Lillian, ospite in una casa di riposo alla periferia della città.

L’eroina di Berardi mette la sua conoscenza della psicologia umana al servizio della Polizia, contribuendo alla comprensione dei moventi che spingono i criminali ad agire.

Julia spesso si trova a dover contrapporre al decisionismo tipico dei tutori della legge la meditata cura dell’indagine psicologica, cercando di portare alla luce le lacerazioni nascoste anche nell’animo del killer più sanguinario.

Fra tutti i criminali con i quali Julia ha avuto a che fare, spicca in “brillante” negativo la figura di Myrna Harrod, la serial killer omosessuale protagonista dei primi tre albi, la cui cattura ha costituito il pretesto narrativo per giustificare il suo ritorno a collaborare con la Legge.

Myrna Harrod
Per concludere possiamo dire che ciò che fa di Julia un fumetto diverso dai numerosi prodotti che si basano sugli stilemi noir è la maggiore attenzione alla metodologia e alla tecnologia dei moderni corpi investigativi, oltre che alla psicopatologia criminale.
  
Chi c'è dietro Julia....

Breve biografia di Giancarlo Berardi sceneggiatore di fumetti padre di "Ken Parker" e creatore della serie "Julia - Le avventure di una criminologa".

Giancarlo Berardi
Giancarlo Berardi, padre di "Julia - Le avventure di una criminologa" e di "Ken Parker", è nato a Genova il 15 novembre del 1949 ed è considerato come uno dei migliori sceneggiatori del mondo del fumetto.
Stimato come uno dei maestri del genere realistico, in realtà comincia la sua attività come musicista.
Negli anni Sessanta compone, canta e suona con un gruppo chiamato “Gli Scorpioni”.
La musica è una delle sue passioni, insieme alla lettura, al cinema e alla scrittura.
Inizia infatti a frequentare le sale cinematografiche all’età di tre anni, grazie ad un suo parente che faceva il proiezionista.
Il primo romanzo letto da Berardi è stato “L’ultimo dei Mohicani”, un vero e proprio imprimatur, che stimolerà nello sceneggiatore la scelta di scrivere storie western per circa venticinque anni.
Altre circostanze condurranno Berardi alla scelta di intraprendere la strada del fumetto in veste di sceneggiatore, esordendo con una breve storia per la rivista Horror.
In questo periodo stringe amicizia con il disegnatore Ivo Milazzo, rapporto fecondo da cui fuoriesce un lunghissimo sodalizio artistico che dà presto i suoi frutti.
I due per Il Giornalino, creano la figura di Tiki, poi la serie western “Welcome to Springville”, che prende vita sulle pagine di Skorpio.
Insieme danno vita al celebre personaggio western Ken Parker e al detective Marvin, ex attore del cinema muto.
Intanto Berardi scrive alcune storie che hanno come protagonista il celebre detective inglese Sherlock Holmes.
I disegni, un'esperienza che lo stesso Berardi ha definito una grande sfida con se stesso, sono di Giorgio Trevisan.
La sua ultima “creatura”, Julia, è giovane e carina e di mestiere fa la criminologa.
È il primo personaggio femminile con cui Berardi ha a che fare, un’altra sfida, un modo per coltivare il lato femminile presente in ogni uomo.
In omaggio al primo grande amore cinematografico della sua vita, Audrey Hepburn, Berardi le ha regalato tratti estremamente somiglianti alla grande diva degli anni ‘50.
Il mensile, edito da Bonelli, viene lanciato nel 1998 e riscuote immediato successo di critica e di pubblico.
Julia insegna all'università di Garden City, città fittizia poco distante da New York, e collabora, di tanto in tanto, con la polizia.
La ragazza ha un compagno a cui affida tutte le sue impressioni, un diario personale, espediente narrativo scelto dall’autore per approfondire pensieri ed emozioni.
Giancarlo Berardi nel corso della sua lunga attività ha raccolto una lunga e meritatissima serie di riconoscimenti, tra cui il Premio Oesterheld, il Premio Internacional Barcelona de Comics, l’Haxtur e lo Yellow Kid.

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