martedì 28 ottobre 2025

Il fiuto di Sherlock Holmes restaurato a Lucca Comics & Games

 

"Il fiuto di Sherlock Holmes" è un serial d'animazione che costituisce uno dei rari casi di collaborazione tra giapponesi e occidentali su un piano di parità, tratto dai romanzi di Sir Arthur Conan Doyle e realizzato dallo Studio Rever dei Pagot per la RAI TV in collaborazione con la Tokyo Movie Shinsha.
Comincia a essere prodotto nell’aprile del 1981, sotto la supervisione di Hayao Miyazaki, famoso regista d’animazione giapponese, allora fresco del successo di "Conan il ragazzo del futuro", che cura anche la regia dei primi sei episodi.
La produzione però viene cancellata perché gli eredi di Arthur Conan Doyle non permettono l’uso del nome di Holmes, dopo che soltanto quattro episodi sono stati completamente realizzati e due soltanto parzialmente.
Si ricomincia a parlare della serie soltanto nel marzo del 1984 quando contemporaneamente al primo lungometraggio dello studio Ghibli di Miyazaki, "Nausicaa nella valle del vento", furono realizzati gli episodi "Lo smeraldo blu" e "Il tesoro sommerso".
Questo fatto riporta in auge il progetto dello Sherlock Holmes animato e ai sei episodi diretti da Miyazaki se ne aggiungono altri venti diretti da Kyosuke Mikuriya.
Quanto alla trama, è arcinota: il brillante investigatore Sherlock Holmes in compagnia del fido aiutante e cronista Dr. Watson combatte il crimine, risolve casi impossibili e affronta il temibilissimo Dr. Moriarty genio del male dotato di una brillante intelligenza.
I personaggi sono quelli classici presenti nei racconti e nei romanzi di Doyle, Sherlock Holmes, il suo inseparabile amico dr Watson, la sua nemesi il prof. Moriarty, ma hanno tutti una peculiarità; sono animali.
Il protagonista, per esempio, é una volpe.
Gli storyboards e i personaggi sono realizzati in Italia dallo Studio Rever, mentre tra gli autori giapponesi che hanno lavorato alla coproduzione, il più famoso è senza dubbio Hayao Miyazaki.
I ventisei episodi di cui si compone la serie, sono stati trasmessi giornalmente su RAI UNO a partire dal ventisei novembre 1984, in contemporanea con il Giappone.
"Il fiuto di Sherlock Holmes", che ha avuto un discreto successo nel paese del sol levante, è passato quasi inosservato in Italia nonostante sceneggiature e animazioni di buona qualità e storie avvincenti e piene d’azione.
Anche se solo sei episodi sono stati realizzati da Miyazaki, ci sono nelle varie puntate, molte caratteristiche che si ritrovano anche nelle opere successive del famoso regista giapponese come inseguimenti automobilistici, mirabolanti scene di volo, donne determinate e soggetti negativi che si redimono.
A distanza di quarantun anni dalla prima messa in onda, RaiPlay, in collaborazione con Rai Teche, presenterà a Lucca Comics & Games 2025 due episodi restaurati della serie.
La proiezione in anteprima è prevista per sabato 1 novembre al Cinema Centrale di Lucca, come parte del programma ufficiale della manifestazione.
A partire dal 3 novembre, la piattaforma di streaming on line, renderà poi disponibili i primi cinque episodi in versione restaurata, seguiti da nuove puntate ogni lunedì.

giovedì 21 agosto 2025

Sin City 1 Il duro addio

 

Sceneggiatura e disegni: Frank Miller
Editore: Star Comics
Collana: Astra
Traduzione: Daniele Brolli
Anno di uscita: 2024
N° Pagine: 224
Prezzo: € 19,90

Abbandonati gli eroi in calzamaglia Frank Miller, agli inizi degli anni novanta e più precisamente nel 1991, realizza la sua opera stilisticamente più matura e innovativa, Sin City.
La miniserie è originariamente pubblicata, divisa in 13 parti, su Dark Horse Present, la rivista contenitore edita dalla casa editrice Dark Horse che all’epoca era la terza potenza del mercato dei comics dopo Marvel e Dc.
La peculiarità di questa miniserie come tutte quelle che la seguiranno è il fatto di essere disegnata in un bianco e nero senza grigi e mezzi toni come se l’autore volesse suggerirci, anche graficamente, che nel contesto in cui è ambientata la vicenda, Sin City che in inglese significa città del peccato, abbreviazione di Basin City, non ci può essere nessuna sfumatura.
Il protagonista della vicenda della prima storia è Marv un tipo poco raccomandabile che è appena uscito di galera.
In un locale notturno incontra una bellissima donna, Goldie, una prostituta d’alto bordo.
I due passano la notte a fare l’amore ma il mattino seguente Marv la ritrova morta proprio accanto a lui.
Decide così di scoprire il colpevole di questo delitto e la sua caccia all’uomo lo porterà a scandagliare in lungo e in largo la città del peccato.
Il successo di quest’opera è immediato e per certi versi inaspettato, tanto che viene subito ristampata in volume.
Miller infatti ha sempre realizzato opere supereroistiche anche se di livello sopraffino, basti pensare al suo insuperato ciclo di Devil o al suo capolavoro Il ritorno del cavaliere oscuro, e il tipo di pubblico a cui si rivolge Sin City non è certo quello dei teen agers.
Qualche anno dopo Miller pubblica un altra miniserie dal titolo: A dame to kill for sempre ambientata nella città del peccato, per poi continuare, con cadenza praticamente annuale, a proporre nuovi cicli di storie.
La cosa più interessante dell’opera è sicuramente la rivoluzione grafica operata dall’autore.
Abbandonati i colori, affidati alla sua compagna Lynn Varley, Miller con il solo uso del pennello e del bianco e nero, realizza su carta quello che i registi del Noir hollywoodiano degli anni 30 e 40 hanno realizzato su pellicola, giocando con le luci e con le ombre.
Seguendo la lezione dell’argentino Munoz, del giapponese Otomo e del cinema espressionista tedesco, l’autore americano offre una magistrale prova di virtuosismo tecnico, creando tavole a prima vista perfino indecifrabili, almeno per chi è abituato alle rassicuranti pagine del fumetto mainstream
Molti sono stati i tentativi di seguire la strada che Sin City ha aperto, dal sopravvalutato Armored and Dangerous di Bob Hall, vera e propria brutta copia della saga milleriana, a Stray Bullets di David Lapham, l’unico vero epigone delle miniserie del creatore di Elektra.
Nessuno però ha saputo riproporre quanto Miller aveva fatto, neanche lui stesso.
Miniserie dopo miniserie infatti si è ripetuto facendosi praticamente il verso da solo e scandendo spesso nei soliti cliché del genere.
Sin City è stata pubblicata in Italia per la prima volta a puntate sui primi sette numeri di una delle migliori testate edite dalla Star comics, la sfortunata Hyperion, rivista chiusa dopo soli nove numeri.
Le miniserie di Sin City, che sono state stamapte in Italia in volume da numerose case editrici tra cui: Play Press, Lexy e Magic Press, hanno ispirato anche un pregevole lungometraggio uscito in America nell’aprile del 2005.
Il duro addio, primo libro della saga, è stato riproposto nel 2024 dall'etichetta Astra di Star Comics.

mercoledì 30 luglio 2025

Il fiore del male

 

Autore: Francesca Monica Campolo
Editore: Oakmond Publishing
Collana: The Owl
Data di uscita: Marzo 2025
Pagine: 281
Prezzo: € 15,50

È uscito a fine marzo 2025, pubblicato da Oakmond Publishing, “Il fiore del male”, romanzo dell’autrice, alessandrina di nascita ma torrellaghese d’adozione, Francesca Monica Campolo.
Lavoro intenso e intrigante dalla trama scorrevole e incalzante e dalla scrittura coinvolgente, questo libro narra la storia di due persone apparentemente agli antipodi, non solo geografici, destinate però ad incontrarsi e scontrarsi : Viola Saggese e Alessio Ungaro.
Due racconti paralleli che si alternano con un ritmo sempre più concitato fino ad arrivare ad un finale in cui le vicende si fondono in modo inatteso e sorprendente.
Viola abita a Torino dove conduce una vita ordinaria, è fidanzata con il facoltoso Cesare De Magistris, lavora come grafica in una casa editrice e passa con estrema monotonia da cene con i suoceri a feste con coppie di amici.
La donna vorrebbe dare un taglio a questa routine, e sembra riuscirci quando incontra il musicista Christian.
Questo incontro però, cambierà in modo radicale la sua esistenza, sconvolgendola sino a conseguenze estreme.
Intanto dall’altra parte dell’oceano, più esattamente in Virginia, Alessio è condannato alla pena di morte per l’efferato omicidio della fidanzata Elizabeth.
Sottoposto ad infiniti maltrattamenti il ragazzo sarà aiutato e sostenuto dal suo avvocato Gloria Finstermayer.
Il linguaggio dell’opera, sintetico e a volte aspro, è molto funzionale alla narrazione e i personaggi, che nel corso della vicenda si scopriranno ben diversi da come vengono presentati all’inizio, sono molto ben connotati sia fisicamente che psicologicamente.
Viola, ragazza insicura e soggiogata dalla famiglia e dalle circostanze, trova l’espediente che aveva sempre desiderato per buttarsi alle spalle le proprie abitudini precedenti.
Alessio compie un atto definitivo che gli permetterà di chiudere i conti con il proprio passato prima di sparire definitivamente mentre Christian, la cui identità e i cui scopi si chiariranno alla fine del romanzo, sulle prime resta elusivo e sfuggente nei confronti di una protagonista che si è gettata a capofitto nella loro storia d’amore e sesso.
Il tutto sullo sfondo di una Torino dalle mille sfaccettature, non ultima anche quella esoterica.
Queste caratteristiche, insieme alla meravigliosa copertina del pittore Giorgio Rizzo, rendono “Il fiore del male” un giallo emozionante, costruito con grande maestria e precisione, che cattura il lettore e non lo lascia fino all’ultima pagina

domenica 13 luglio 2025

Carlo Lucarelli diventa una delle firme di Zagor

Zagor n. 721, “I segreti di Endless”

Tra i numerosi ambiti in cui si muove Carlo Lucarelli, scrittore, sceneggiatore, conduttore televisivo e radiofonico e curatore editoriale, presto ci sarà una nuova incursione nel campo del fumetto.
Un evento speciale riguarderà infatti il coinvolgimento del popolare uomo di cultura emiliano nella scrittura del soggetto di una storia di Zagor, ospitata sugli albi della Collana Zenith 721 e 722 in uscita nelle edicole e nelle fumetterie nei mesi di agosto e di settembre, in cui il re di Darkwood sarà affiancato dall'investigatore di origini francesi Louis Cyprien.
Questo comprimario è stato introdotto nell’universo zagoriano in collaborazione con Stefano Fantelli, che ha scritto la sceneggiatura dei due volumetti, e Raffaele Della Monica, che ne ha curato i disegni.
Come annunciato dagli autori, che sono già a lavoro su altre storie che vedranno nuovamente insieme i due eroi: visto la complessità e le molte sfaccettature del personaggio, Cyprien tornerà presto!


giovedì 13 marzo 2025

Il vento di giugno

Autore: Leonardo Gori
Editore: TEA
Collana: Narrativa Tea
Data di uscita: Febbraio 2025
Pagine: 380
Prezzo: € 16,00

Pubblicato da TEA nella collana “Narrativa Tea”, Il vento di giugno è il quattordicesimo capitolo del ciclo di storie scritte da Leonardo Gori che hanno come personaggio principale l’ufficiale dei Reali Carabinieri Bruno Arcieri.
Ambientato nell’estate del 1946 alla vigilia del Referendum che chiamò la popolazione a scegliere tra monarchia o repubblica, in una nazione in ginocchio, uscita malconcia dalla guerra, il libro presenta, in un miscuglio di generi diversi, una trama articolata e complessa in cui sono presenti tutti i temi e le suggestioni care allo scrittore fiorentino.
Arcieri, promosso maggiore, dopo aver preso una settimana di licenza dall’Ufficio I, che ha sostituito il SIM, il servizio segreto per cui lavora, per seguire a Firenze la sua eterna fidanzata, l'ebrea Elena Contini, che, delusa e avvilita, vorrebbe emigrare e raggiungere la Palestina, con l’intento di convincerla a restare in Italia, riceve una telefonata dal suo vecchio capo.
Il Comandante, nonostante da tempo sia estromesso dal servizio attivo, lo contatta con una richiesta di aiuto.
In seguito alla morte di alcuni suoi contatti, è convinto che una talpa all’interno dell’intelligence stia passando informazioni all’esterno per eliminare gli uomini migliori del servizio e per questo, deciso a proteggerli, lo incarica di un’indagine segreta.
Il protagonista lì per li è restio, ma poi turbato, decide di tornare a Roma e accettare l’incarico del superiore.
Rischiando anche in prima persona, arriverà a capo di una situazione scabrosa e, in preda a dubbi e ripensamenti, acquisirà consapevolezze nuove.
Quella che inizia come un’inchiesta privata infatti, assume ben presto le dimensioni di un intrigo internazionale in cui non mancano trappole e complotti, morti ammazzati e il coinvolgimento di alleati da una parte e russi dall’altra.
Come di consueto nelle opere dell’autore toscano, la ricostruzione storica e la caratterizzazione dei personaggi è precisa e puntuale.
L’andamento cinematografico, il riferimento alla letteratura e alla musica del periodo e la presenza di episodi e persone reali, a cui si contrappongono intrecci e personaggi inventati ma allo stesso tempo verosimili, rendono questo romanzo appassionante e avvincente e fanno si che il lettore sia immerso completamente nell'epoca in cui si svolgono le vicende narrate.
Continua l’evoluzione di Arcieri che, se nei primi volumi della serie era presentato come un militare ligio, abituato a obbedire, antifascista e senza tessera di partito, messo di fronte a scelte drammatiche e a condizioni critiche, cambia il proprio modo di essere, di pensare e di giudicare, acquisendo una personalità più sfaccettata e interessante.
Queste caratteristiche, insieme alla meravigliosa copertina di Francesco Chiacchio, rendono Il vento di giugno un giallo emozionante, costruito con grande maestria e precisione, che cattura il lettore e non lo lascia fino all’ultima pagina.

lunedì 11 novembre 2024

Almost Blue

 

Autore: Carlo Lucarelli 
Editore: Einaudi
Collana: Stile Libero
Anno di uscita: 2016
N° Pagine: 194
Prezzo: € 12,00

Pubblicato per la prima volta nel 1997 da Einaudi nella collana Stile Libero e ristampato varie volte nel corso degli anni, “Almost Blue” è un romanzo poliziesco dello scrittore, sceneggiatore e conduttore Carlo Lucarelli.
Il libro, la cui vicenda è narrata dal punto di vista dei tre protagonisti, è ambientato in una Bologna dove un serial killer, l’Iguana, uccide studenti universitari e, grazie alla sua abilità nel travestirsi, ne assume l’identità.
Grazia Negro, giovane ispettrice di polizia solitaria e testarda e dal carattere impulsivo, per il quale viene spesso emarginata, è chiamata ad indagare sul caso.
Nonostante la determinazione e cocciutaggine dell’inesperta funzionaria e a causa delle capacità camaleontiche dell’Iguana, la polizia non riesce a prendere l’assassino.
Per questo Grazia chiede l’aiuto di Simone, un ragazzo non vedente che con una radio scanner ascolta le voci della città, che inavvertitamente si è messo in contatto con l’omicida ed è quindi in grado di riconoscerlo dalle sue parole.
Questi due personaggi, che costituiscono una coppia strana ma affiatata, daranno vita a pedinamenti, appostamenti e indagini serrate in una città misteriosa e affascinante, molto diversa da quella che appare sulle guide turistiche.
Un gioco delle parti che porterà a un finale drammatico e per alcuni versi inaspettato.
Thriller ben costruito, dalle ambientazioni e dalle atmosfere caratteristiche e suggestive e dalla scrittura scorrevole e fulminea fortemente influenzata dalla letteratura pulp e hard boiled, riesce a concentrare l’attenzione sui tre personaggi principali apparentemente forti e determinati ma in realtà soli e fragili: la lucida e professionale Grazia Negro, l’allucinato e truce Iguana e il poetico Simone.
In quest’opera, molto descrittiva e con un dosaggio perfetto di tensione emotiva e colpi di scena, assume grande importanza la musica, grande passione dell’autore a cui ha dedicato un programma televisivo.
La canzone che dà il titolo al libro e fa da colonna sonora per l’intera durata della lettura è un pezzo memorabile di Elvis Costello, poi ripreso da Chet Baker.
Il killer degli studenti, Alessio Crotti, che è stato abbandonato dai suoi genitori da piccolo e ha provato sulla propria pelle rigidi metodi educativi presso scuole religiose e ricoveri in manicomi, si tormenta con la musica dei Nine Inch Nails e AC/DC ad altissimo volume.
Ad ulteriore testimonianza della particolarità di “Almost blue”, che resta uno dei libri più venduti e tradotti di Lucarelli, bisogna mettere in evidenza la sua trasposizione sul grande schermo nel 2000 ad opera di Alex Infascelli.
Un noir di grande atmosfera e risvolti psicologici la cui lettura, come quella di ogni ottima storia di passioni e di delitti seriali, è estremamente consigliata a tutti gli appassionati di gialli.


sabato 7 settembre 2024

In morte di Anita Garibaldi

 

Autore: Andrea Santucci
Editore: Clown Bianco
Collana: I Gechi
Data di uscita: Novenbre 2021
N° Pagine: 288
Prezzo: € 18,50

Pubblicato dalla casa editrice ravennate Clown Bianco, “In morte di Anita Garibaldi” è il primo libro giallo dello scrittore milanese Andrea Santucci che ha per protagonista il capitano della gendarmeria pontificia Giordano Bruno Venettacci.
Ambientata a metà del 1800, negli anni successivi al fallimento della Repubblica Romana, quest’opera si apre con la morte di Anita, moglie di Giuseppe Garibaldi, avvenuta, in modi mai del tutto chiariti, presso la fattoria Guccioli a Mandriole, nei pressi di Ravenna.
Per far luce su questo episodio, il capitano Venettacci, giovane ufficiale della gendarmeria pontificia, controverso nella vita privata ma molto scrupoloso e ligio al dovere, coadiuvato dal brigadiere Scaccia, viene incaricato da monsignor Gaetano Bedini di indagare sulla discussa morte della rivoluzionaria brasiliana, a cinque anni di distanza dal fattaccio.
Dopo essere arrivato a Ravenna ed aver parlato con i personaggi principali della vicenda, tutti ben connotati e caratterizzati sia fisicamente che psicologicamente, scopre che due anni dopo la morte di Anita, negli stessi luoghi, è stato ritrovato un altro cadavere di donna, forse una vagabonda dedita al meretricio.
A questo punto, senza mai abbandonare il contesto storico generale, frutto di ricerche approfondite e ben strutturate, si sviluppa la trama principale del libro, in cui a personalità realmente esistite si affiancano personaggi d’invenzione, molto articolata, solida e gestita con estrema sicurezza e precisione dall’autore meneghino.
Le indagini porteranno a scoperchiare una vicenda di rovine familiari, di intrighi e furti, di bugie e errate conclusioni.
Solo la determinazione dell’eroe principale, combattuto tra i pensieri rivolti all’indagine e i propri dilemmi interiori, non ultimo dei quali l’essersi innamorato della moglie del defunto fratello, e un pizzico di fortuna, riusciranno a far combaciare tutti i punti e a fare emergere la verità.
La lettura di questo romanzo, dall’intreccio appassionante, dalla ricostruzione storica puntuale e dalla narrazione leggera, immediata e moderna quindi, è estremamente consigliata a chiunque sia un estimatore di misteri e trame gialle ed allo stesso tempo appassionato della storia del risorgimento italiano.
A testimonianza della sua validità “In morte di Anita Garibaldi” è stato premiato come miglior inedito al Premio GialloLuna NeroNotte del 2020.